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Punto di riferimento per classe ed eleganza

La nostra storia

Era la seconda metà dell'Ottocento quando Agostino Renai apprendeva l'arte dell'orologeria nelle botteghe di Ponte Vecchio a Firenze. Qui ebbe come maestro uno dei più grandi artisti di questa arte, un esperto che curava il funzionamento degli orologi di Palazzo Pitti, abitazione dei Savoia nel periodo in cui Firenze fu Capitale d'Italia. Nel 1870 Agostino ebbe il desiderio di mettere in pratica ciò che aveva imparato nella bottega fiorentina, decidendo di aprire un negozio nel Borgo di Pontassieve.

L'attività ebbe fin da subito un'impronta commerciale, poiché venivano venduti gioielli, argenteria e, ovviamente, orologi. Più tardi anche il figlio Giuseppe iniziò a lavorare nel negozio, dove imparò dal padre l'arte della manutenzione degli orologi, diventando un vero specialista. Per assecondare il desiderio di Giuseppe di avere prodotti con il proprio nome, padre e figlio decisero di vendere orologi contrassegnati con il nome Renai. Poi fu il turno di Renato, nipote di Agostino. Anche lui, affascinato dall'arte del nonno e del padre, iniziò a imparare i segreti dell'orologeria, lavorando al loro fianco. Renato divenne così abile nel suo lavoro che nel dopoguerra gli fu affidata la manutenzione dell'orologio della Torre di Pontassieve. Anche Renato a sua volta ebbe un figlio, Roberto. Renato e Roberto decisero di firmare una loro produzione di orologi e, per caratterizzare la nuova generazione, sostituirono il nome Renai con il marchio Janer. Intorno al 1970 iniziò a lavorare nel negozio di Pontassieve anche la figlia di Renato, Anna Maria, che ancora oggi è la titolare dell'attività.

Con Anna Maria il negozio assume uno stampo più moderno, grazie a lei prendono avvio le prime mostre di gioielli e di orologi. Si sviluppano anche le varie attività commerciali che vanno oltre l' attività standard del negozio. Nel 1973 Anna Maria dà vita a "La Settimana dell'orologio", una iniziativa che, promuovendo la vendita di orologi a prezzi vantaggiosi, risulterà così apprezzata dai cittadini di Pontassieve da essere ancora oggi attiva e conosciuta.

Come in passato, il negozio di Pontassieve vende gioielli, orologi, argenteria ed articoli da regalo e non viene tralasciata nemmeno l'attività di riparazione degli orologi e oggetti in oro. Ogni attività è portata avanti con estrema attenzione alle esigenze dei clienti, con la passione e la competenza che hanno reso il negozio Renai un punto di riferimento per chi cerca eleganza e classe.

Ad un certo punto la bella storia della famiglia Renai si arricchisce di una nuova figura emergente: la figlia di Anna Maria, Elena Spanò. Anche lei decide di continuare la tradizione di famiglia: si è laureata in Design della Gioielleria all'Università di Firenze e attualmente si occupa di creare e realizzare gioielli esclusivi sia per i clienti del negozio sia per il pubblico internazionale che frequenta le mostre e le gallerie d'arte di tutto il mondo.

Negli anni Novanta lo spirito d'iniziativa di Anna Maria la spinge a organizzare all'interno del negozio numerose mostre in occasione del Toscanello D'Oro - manifestazione tipica di Pontassieve che si svolge nel periodo estivo - tra le quali spiccano "I 100 diamanti più celebri del mondo", "Mostra storica dell' orologio", "Mostra sulla perla", "Mostra di fedi".

In quest'ultima occasione fu esibito un abito da sposa realizzato interamente in platino e la mostra di gioielleria contemporanea firmata proprio da Elena Spanò.

Il resto è cronaca di questi anni recenti. Nel luglio 2002 l'oreficeria Renai ottiene un importante riconoscimento: il premio Sant'Anna, che viene conferito ai negozi di settore della provincia di Firenze che possono vantare un'attività ultracentenaria. Un riconoscimento che sottolinea la storia secolare della gioielleria Renai, premiando l'attività di Anna Maria, proprio mentre si affaccia alla ribalta la quinta generazione con Elena Spanò.

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